mercoledì 16 novembre 2011

Strade e spartitraffico infestate da cartelloni irregolari. Una nostra inchiesta in tre puntate

La morte dei due giovani schiantatisi contro un cartellone installato irregolarmente su uno spartitraffico è stata commentata dall'assessore Bordoni con un distacco e un cinismo che non ci ha lasciati indifferenti.

La plancia che ha provocato due morti in via Tuscolana

Davvero quell'impianto è un caso isolato come voleva lasciar credere l'assessore? Davvero, circolando sulle strade di Roma non si corrono rischi maggiori rispetto alle altre città a causa di molti, troppi cartelloni piantati senza alcuno scrupolo sugli spartitraffico?

Iniziamo oggi un'inchiesta in tre puntate che dimostrerà con fatti e dati precisi quanto le dichiarazioni dell'assessore Bordoni siano state pronunciate con leggerezza, se non malafede. E che la volontà del Comune di dichiararsi parte civile sia un'offesa all'intelligenza di tutti gli abitanti di Roma.

Sarebbe bastato il nostro post su via Tiburtina dello scorso 13 novembre. Sarebbe bastato l'immane lavoro dell'architetto Bosi che ha documentato su Cartellopoli una marea di impianti a rischio per la sicurezza stradale.

Ma siccome a noi piace impegnarci e andare a fondo, abbiamo preparato un ulteriore dossier che - ci auguriamo - possa costituire spunto per qualche magistrato di buona volontà.

Iniziamo proprio dalle plance della ditta Pes che hanno già provocato due vittime in via Tuscolana. Si tratta di impianti che per le loro caratteristiche (spigoli vivi, pesante cristallo) non dovrebbero stare al centro delle strade (dove comunque è vietata la presenza di cartelloni se non su spartritraffico superiori ai 4 metri di larghezza).

Anche questa plancia in piazzale della Radio (collocata in violazione delle distanze minime da semafori, segnali stradali e intersezioni) è dotata di regolare autorizzazione, assessore Bordoni?

Piazzale della Radio
E che dire di quest'altra in via Anastasio II° (ovviamente su spartitraffico) che ospita una pubblicità istituzionale: l'Ama che promuove una sua iniziativa su un impianto irregolare!
Via Anastasio II° (pubblicità Ama)

Via Anastasio II°
In via Quirino Majorana, poi, questa plancia, oltre che essere su uno spartitraffico, è posizionata troppo vicina ad un passaggio pedonale.

Via Quirino Majorana

Targhetta Nbd del tutto irregolare (via Majorana)

Eivitiamo di infierire su quei cartelloni (Via Majorana e Piazzale della Radio) che non sono in regola neanche con la targhetta identificativa che è cartacea e non metallica e del tutto illeggibile, oltre che quasi staccata.

E chiudiamo questa prima puntata con un impianto veramente rischioso: quello sullo spartitraffico tranviario di Circonvallazione Gianicolense. Installato in violazione dell'art. 4 comma 4 della Delibera 37/2009, in caso di incidente con una moto sarebbe come un'arma affilata. Ci auguriamo che venga rimosso al più presto!


Circ.ne Gianicolense

Ah, dimenticavamo: anche questo ospita la pubblicità di una mostra patrocinata dal Comune di Roma. Per iniziative del genere non sarebbe più corretto usare i cartelli Spqr? Ma questa è un'altra storia sulla quale torneremo più avanti.

(segue)

4 commenti:

  1. Ottimo lavoro. Questi dossier da portare a piazzale Clodio sono la (purtroppo unica) strada giusta.

    Occorre indivduare un magistrato di riferimento e instaurare un dialogo costante con lui/lei.


    Mc Daemon

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  2. Questi non sono pubblicitari, ma mascalzoni. Il grado di sistematica illegalità raggiunto è tale che parlare di associazione a delinquere non è fuori luogo.

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  3. Wow che bell'articolo che avete pubblicato. Ma i giornali queste cose non le scrivono? Dormono sempre di fronte a tanti scandali come quello sui cartelloni?

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  4. Sono d'accordo. Avete inviato il tutto a Repubblica, Corriere, Messaggero, il Fatto...?

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