venerdì 18 novembre 2011

Gianni "Belushi" Alemanno, Sindaco di Roma

Ve la ricordate quella scena del film 'The Blues Brothers', nella quale John Belushi di fronte alla fidanzata che aveva lasciato sull'altare al momento delle nozze e che gli puntava contro un mitra pronta a "freddarlo" si gettava a terra: "Non è stata colpa mia, non è stata colpa mia!!! E' crollata la casa, c'è stato il terremoto, l'inondazione, le cavallette!!!"
E poi, appena la donna impietosita abbassava il fucile, lui se la squagliava di corsa.

Bene, ieri, Gianni 'Belushi' Alemanno, primo cittadino di Roma ha 'scoperto' che il disastro del settore affissioni è tutta colpa della mafia ed anzi che lui è stato lasciato solo a combatterla! Ma che ora alla testa di una legione di ferro spezzerà le mani ai delinquenti.........con una "grande" inchiesta del vice-comandante dei Vigili Urbani (sic)!!!!!!

Ammazza!! I mafiosi e i cartellonari se la stanno sicuramente facendo sotto dalla paura.......E di seguito lo stesso Belush.....ehm, scusate, volevamo dire....lo stesso Sindaco nonchè l'Assessore Bordoni e diversi consiglieri comunali della maggioranza, si sono profusi in dichiarazioni alla stampa nelle quali hanno vantato le "magnifiche sorti e progressive" del nuovo Prip (Piano Regolatore Impianti Pubbicitari), che finalmente con le sue regole feree e certe stroncherà l'illegalità!!!

Ri-ammazza!! Secondo noi i mafiosi stanno piangendo.......ma per le risate!!!

Ascoltate direttamente dal nostro video le parole di Alemanno



Quelli che sicuramente piangono di rabbia e di sconforto sono i cittadini romani e i firmatari della Delibera di Iniziativa Popolare.

E che per quattro motivi, non le credono più signor Sindaco:

1) Il settore affissioni è in preda da tempo a grande anarchia e confusione e questo ha favorito l'esplodere di fenomeni di grave illegittimità e l'emergere di comportamenti illeciti propri di organizzazioni criminali, come da quasi tre anni, caro Sindaco, questo Comitato tutti i giorni con fatti e non con chiacchiere, denuncia rimanendo inascoltato dalla sua amministrazione.
Fino a qualche tempo il suo assessore, di fronte alle nostre proteste e richieste di intervento, dichiarava alla stampa che "tutto va bene madama la marchesa": il Comune combatteva vittorioso l'illegalità, rimuoveva gli impianti abusivi, puniva i trasgressori.

Ora lei ci dice che il settore è in mano alla mafia. Delle due l'una: o fino adesso la Sua amministrazione non è stata sincera o ha commesso un errore clamoroso di valutazione.
Non scusabile, perchè da tempo il Comitato aveva scritto, segnalato, denunciato che il Comune aveva completamente perso il governo del settore affissioni.
Ultimamente perfino dalle grandi imprese, gravemente danneggiate dagli errori dell'amministrazione e dal contesto di illegalità, hanno fatto sentire la loro voce.
Ed ecco che dopo tre anni di disastri, il sindaco scopre 'improvvisamente' che la mafia gestisce 'in maniera parallela' le affissioni.
Ma fino ad ora, Sindaco, lei e il suo assessore dove eravate???

2) Il dissesto del settore affissioni non avviene a caso, solo perchè improvvisamente la mafia decide di occuparsene.
Purtroppo, on. Alemanno, la sua amministrazione ha gravissime responsabilità sulle cause che hanno generato l'attuale situazione che - abbiamo sempre ribadito con forza - già al momento dell'insediamento della sua giunta era in precario equilibrio per le carenze di chi l'aveva preceduta.

Ma è stata la sciagurata delibera 37/2009 - voluta dalla sua amministrazione - e la procedura di sostanziale 'condono' a far precipitare la situazione creando i presupposti per la conquista del settore da parte della criminalità organizzata che lei ora dichiara di voler strenuamente combattere.
E che ciò sia frutto degli errori della sua amministrazione non siamo solo noi a dirlo, ma i dirigenti ed i manager delle più importanti aziende pubblicitarie.

Perciò, on. Alemanno, le sue dichiarazioni di guerra per essere credibili avrebbero dovuto essere contestuali al riconoscimento degli errori commessi ed alla espressa volontà di cambiare strada.
Ad esempio, invece di grandi inchieste inutili nel concreto, perchè non destinare maggiori risorse al contrasto all'illegalità, più uomini e mezzi per le rimozioni ed un'incisiva lotta sul piano amministrativo e finanziario alle imprese scorrette?

3) Il terzo motivo per il quale non crediamo ai suoi intenti: il comportamento del Consiglio Comunale di fronte alla Delibera di Iniziativa Popolare.
Dopo più di un anno dalla scadenza di ogni termine regolamentare e solo dopo una formale diffida, la delibera arriva in Aula, ma la sua maggioranza ne rinvia ogni volta, senza motivo, la discussione e il voto.
Ciò che è avvenuto e che avviene in questi giorni in Consiglio Comunale sta consumando una frattura insanabile fra i cittadini e i loro rappresentanti.
E così da una parte ella afferma di voler combattere la mafia cartellonara, dall'altra la sua maggioranza fa i salti mortali per non discutere e votare una delibera popolare che suggerisce correttivi, modi, soluzioni concrete per sconfiggere quella illegalità.

4) Le recenti dichiarazioni di alcuni consiglieri, del suo Assessore e anche le Sue, sono tutte indirizzate alla seguente affermazione: con il Prip che mancava da vent'anni avremo risolto ogni problema, avremo regole certe e chiare, avremo sconfitto la mafia.
Peccato che il Prip stesso preveda che "l'attuazione delle previsioni contenute nel Prip è demandata ai piani di localizzazione". Solo nel momento nel quale ci saranno anche i piani di localizzazione allora si potrà affermare che esistono regole certe, valide e applicate: approvare il Prip è solo il primo passo del percorso e non la conclusione, altrimenti il rischio è che le regole restino valide solo sulla carta ma non siano cogenti.
Ma il Sindaco e l'Assessore sanno benissimo che per redigere e approvare dettagliati Piani di Localizzazione ci vorranno almeno altri due anni. E nel frattempo? Lasciamo il settore nella completa anarchia e nel disastro attuale? In un contesto nel quale la mafia spadroneggia? Con i gravi rischi per la sicurezza stradale?

Il Comitato aveva proposto un regime transitorio che consentisse di anticipare le indicazioni del Prip, invece ci è stata negata persino l'audizione in Commissione Commercio nella quale eravamo pronti a presentare precise proposte, in violazione di quello stesso principio di partecipazione dei cittadini che anima la delibera di iniziativa popolare.

In questa situazione è impossibile accordarle fiducia signor Sindaco.

6 commenti:

  1. Finalmente!!! Meraviglioso Post, contenuto ineccepibile e pieno di vibrante energia.

    Quanto siete belli, amici del Comitato, così incazzati!!
    Finalmente l'unico linguaggio da adoperare con questa manica di cialtroni.
    Questo è lo Spirito giusto per vincere questa SACROSANTA GUERRA. Ormai siamo tutti arcistufi di essere presi in giro oltre ogni umana sopportazione.
    Mc Daemon

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  2. BASTA PRESE IN GIRO da questi incompetenti, legati a doppio giro con la mafia dei cartelloni pubblicitari. BASTA!

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  3. Lintroduzione della 37/2009, la mancata discussione della proposta di delibera popolare e le innumerevoli inadempienze degli uffici counali preposti a controllo e rimozione degli abusi pubblicitari configurano e mio avviso un reato di puro e semplice asservimento delle funzioni pubbliche ad interessi di indicibile bassezza privata.
    Sai che goduria a vedere i compari retromanno, bordo' e paci-ello indagati?

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  4. Quante parole per non dire nulla.

    "...vi posso garantire che nei prossimi mesi ...". Ma chi ti crede più caro sindaco? A chi pensi di poter continuare a darla a bere?

    Secondo me dal tono di voce si capisce che nanche lui crede più alla fandonie che dice.

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  5. PERO' URGE RIMEDIO URGENTE, OGNI GIORNO DECINE DI IMPIANTI-ULTRASCHIFOSI CONTINUANO A PEGGIORARE LA ORMAI GIA' IRRECUPERABILE SITUAZIONE DI ROMA. OGNI GIORNO LA SICUREZZA STRADALE E IL DECORO A ROMA S=ONO SEMPRE PIU' COMPROMESSI. URGONO AZIONI DI EMERGENZA.
    Mc Daemon

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  6. nunte crede manco tu madre....

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