mercoledì 30 novembre 2011

Cartelloni e manifesti: una faccia una razza

Diversi componenti del Comitato si sono "appassionati" al tema dei cartelloni abusivi subito dopo aver combattuto l'impari battaglia contro i manifesti elettorali selvaggi della campagna 2008 per le regionali. "Cittadini stacchini", come furono chiamati dai giornali, che contrastavano il degrado dei manifesti elettorali affissi un po' ovunque provvedendo a rimuoverli per proprio conto.

Ebbene c'è ancora chi combatte quella battaglia insistendo sul paradosso tutto italiano, ma romano in particolare, di partiti politici che blaterano di legalità e poi incartano sistematicamente la città, con l'aggravante di rapinare le già esangui casse comunali.
Di seguito alcuni elementi della meritoria campagna lanciata dall'Associazione Radicali Roma e chiamata:
PARTITI MANIFESTAMENTE ABUSIVI!
SOTTRAGGONO MILIONI DI EURO ALLE CASSE COMUNALI, NON PAGANO SANZIONI, SILENZIANO CHI RISPETTA LA LEGGE.

Quasi tutti i partiti - PDL, PD, IDV, SEL, FLI, UDC, API, LA DESTRA - occupano sistematicamente in modo selvaggio, abusivo e impunito gli spazi di pubbliche affissioni del Comune di Roma. L'abusivismo e la sua mancata repressione causano un danno enorme alle casse comunali, - al servizio di Pubbliche Affissioni e ai suoi clienti paganti - e al decoro della città.

A Roma ci sono tutto l’anno 2674 spazi pubblicitari (c.d. Pubbliche Affissioni quelli con la scritta SPQR sopra) gestiti direttamente dal Comune, tramite il Dipartimento Attività Economiche e Produttive – U.O. Affissioni e Pubblicità.
L’affissione è a cura dei servizi del Comune, cui vanno depositati i manifesti e pagati i diritti d’affissione tra 3,50 e 5 euro a spazio per 10 giorni. Il comune assegna gli spazi disponibili e affigge i manifesti, che risultano “timbrati” dal comune con indicazione del periodo pagato.
Quello che accade è che gli spazi comunali sia quotidianamente coperti dai partiti, che evidentemente li mettono senza passare per l'ufficio comunale e senza pagare; non c’è infatti il timbro del registro né sono presenti nell'elenco degli ordini. Questa è la prova più forte e non contestabile: abbiamo le copie del registro degli ordini del 2010 e del 2011 fino a ottobre e questi soggetti non hanno pagato 1 euro, a dispetto delle centinaia di migliaia di manifesti con cui hanno invaso la città.
Perdita di incasso per le casse comunali: si può stimare tra 500.000 euro e 1.000.000 di euro l'anno.
Mancato introito per sanzioni: intorno ai 2 milioni di euro al mese, diversi milioni di euro l’anno.

Insomma come appare evidente questa è l'ennesima prova che c'è un gran lavoro da fare all'Ufficio Affissioni e Pubblicità, lavoro di cui si gioverebbe la città sia in termini di decoro che di risorse economiche.
D'altro canto c'è anche un gran lavoro da fare nei confronti dei partiti politici, i cui rappresentanti in Consiglio Comunale si riempiono la bocca di cavilli giuridici e fantasiose illegittimità (con cui ci hanno bocciato la delibera d'iniziativa popolare), mentre poi devastano le strade e piazze di Roma con i loro insulsi manifesti.

Dal nostro piccolo manifestiamo un sincero plauso all'Associazione Radicali Roma per il lavoro che sta svolgendo. Qui il documento con tutti i dettagli dell'iniziativa, inclusa l'eco avuta sulla stampa e l'ottimo servizio de Le Iene (che invece ci hanno sempre snobbato).

5 commenti:

  1. E' un vecchio cavallo di battaglia dei radicali questo. Anche se viene da un'altra sensibilità. Infatti per i radicali a questione è di disotrsione del meccanismo democratico: infatti con l'abusivismo le idee di una parte ingiustamente viene più esposta alla cittadinanza. Il problema non si pone forse a roma dove l'abusivismo è bipartisan (con l'eccezione dei radicali forse).

    Cmq ben venga la battaglia dei radicali su questo schifo!

    Matteo

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  2. Leggete, leggete....

    E’ [sempre] Giulio Lampada, come emerge dalle carte dell’inchiesta, a organizzare nell’aprile 2008 una serata elettorale a Roma dove l’ospite d’onore è il candidato sindaco (poi vincente) Gianni Alemanno, già ministro per An. La festa si svolge al Café de Paris, che poi sarà sequestrato perché riconducibile al clan Alvaro di Sinopoli. A officiare l’incontro, il consigliere regionale calabrese Francesco Morelli, arrestato dalla Dda di Milano, anche lui della Destra sociale e in strettissimi rapporti con Alemanno. (da ilfattoquotidiano)

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  3. Quello che è accaduto a Roma (e che continua ad accadere..) in questi ultimi 3 anni (ma non pensate che il Csx sia immacolato..)sarebbe degno di un'approfondita indagine della DIA.
    Lo scandalo non sono solamente le 400 ditte e società che piantano impunemente cartelloni che ormai ben pochi guardano..ma il patto di ferro politici-cartellonari..VE LO RICORDATE IL FACCIONE DI CELORI (parla con me..si certo!!!).
    Il vostro impegno è davvero eroico ma chiedetevi come mai l'"opposizione" ha delegato questa battaglia ai comitati e al solito impareggiabile Athos de Luca.
    Mi dicono che mancassero i voti di 4 consiglieri dell"opposizione"...
    Adesso perfino Alemanno ( vedi commento precedente..) cerca di rifarsi una simil-verginità dichiarando quello che tutti percepiscono: A ROMA E' NATA E PROSPERA LA 5^ MAFIA.
    Cosa dovrà ancora accadere affinchè l'Ufficio Affissioni sia commissariato dopo arresti eccellenti ma non certo sorprendenti?

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  4. ^^^OTTIMA OSSERVAZIONI E OTTIMA DOMANDA GUY FAWKES, ME LA PONGO ORMAI DA GTEMPO IMMEMORABILE E DA TEMPO IMMEMORABILE NON VI E' UNA SOLA "ISTITUZIONI" CHE ALZI UN DITO CONTRO LA DEVASTAZIONE DI ROMA!

    Mc Daemon

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  5. GUARDATE SU CARTELLOPOLI.NET :

    ALTRA CAQMPAGNA DEL COMUNE DI ROMA SU CARTELLONI 4x3 ABUSIVI E IRREGOLARI (La campagna sul decoro!!!!!)

    Mc Daemon

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